Missione
La missione dell’AURI è definita dalle norme nazionali e regionali. In particolare l’art. 3 bis comma 1 bis della Legge n. 148/2011 riconduce a livello di Autorità di Ambito tutte le funzioni di programmazione, regolazione e controllo dei servizi pubblici locali di rilevanza economica in passato svolte dai singoli Comuni.
Nello specifico del servizio idrico integrato l’Autorità di Ambito si rapporta con le competenze della Autorità nazionale per l’Energia Elettrica, il Gas e i Servizi Idrici (AEEGSI).
In Umbria la scelta del legislatore regionale è stata quella di creare, con la L.r. n. 11/2013, un’unica autorità regionale per i servizi idrici e per il servizio rifiuti: l’AURI, che è divenuta pienamente operativa con l’elezione di tutti gli organi, a decorrere dal 1/4/2017. Da questa stessa data sono soppressi gli ATI per le funzioni dell’idrico e dei rifiuti.
Per queste due funzioni l’AURI quindi rappresenta tutti i 92 Comuni della regione Umbria.
Storia
La storia dell’AURI trova le sue radici prima nella L.r. n. 43/1997, che ha visto la Costituzione di 4 AATO (Autorità di Ambito Territoriale Ottimale) in Umbria, operativi dal 1/1/2001, attuativa della legge quadro Galli n. 36/1994 per l’organizzazione del servizio idrico integrato in Italia.
Poi con la Legge regionale n. 14/2002 si costituirono in Umbria gli ATO Rifiuti, nella forma di Convenzione tra EE.LL. ai sensi dell’art. 30 del TUEL n. 267/2000, a differenza degli ATO dell’idrico costituiti con personalità giuridica nella forma di Consorzi di Comuni.
Con la L.r. n. 23/2007 si fece una importante scelta di superamento degli ATO dell’idrico, per costituire negli stessi quattro ambiti di riferimento, un nuovo ente: l’ATI (Ambito Territoriale Integrato) quale forma speciale di cooperazione tra i Comuni competente nelle materie dell’idrico-rifiuti-sociale e turismo, concordando in sostanza di socializzare a livello di ambito ottimale un maggior numero di importanti funzioni comunali.
Con la L.r. n. 11/2013 si è nuovamente invertita la rotta a livello regionale e il legislatore regionale ha scelto di costituire un’unica Autorità regionale competente per l’idrico e i rifiuti, sopprimendo definitivamente l’esperienza degli ATI.
Pagina aggiornata il 15/11/2023